Dicono di me

Roberta Costantini torna con un giallo dal sapore… rosa, mettiamoci un tocco di noir e c’è tutto. “Note di vendetta“, edito Edizioni Vulcaniche ha in sé tutti questi colori e tutti ben distribuiti in una trama che vi lascerà col fiato sospeso fino alle ultime pagine. Iniziando a leggere ho pensato a un rosa, ma qualcosa non mi tornava rispetto alla cover. Continuando nella lettura, tutto mi è stato più chiaro. La tastiera, il pentagramma e quella goccia rossa hanno trovato la loro collocazione all’interno della trama.roberta costantini Paul Bernard, pianista di una band, è il protagonista principale del romanzo, che incontriamo fin dalla prime pagine. Paul è bello e sa di esserlo, piace e sa di piacere, ha fascino e sa di averlo, un giovane che, dopo anni di gavetta, si trova le porte aperte al successo. Un accenno è fatto alla fisicità di questo ragazzo perché è dal suo fascino che vengono attratte le tre donne che troviamo nel romanzo. La descrizione che ne fa Roberta Costantini è precisa e particolareggiata così da riuscire ad immaginare Paul seduto al suo pianoforte, piuttosto che con una donna. La sua crescita personale fa da sfondo alle vicende che accadono attorno a lui. Al fianco del personaggio principale c’è da sempre l’amico paroliere Ruben, tra loro si condivide tutto, forse troppo, almeno fino al momento in cui qualcosa cambia e qui il rosa diventa giallo. Un uomo con una personalità complessa, che cambia nel tempo e che sarà fondamentale nell’intreccio del testo: un uomo incompiuto. Tre donne per Roberta Costantini Come tutti i gialli che si rispettano, i personaggi sono parecchi e le loro vite si intrecciano creando una trama avvincente. Rose, Eve e Francine, tre donne differenti che fanno parte della vita di Paul. Nel periodo in cui si svolgono le vicende, circa un mese, la vita delle tre donne si intreccerà in modo pericoloso e per qualcuno il finale sarà inaspettato. Donne, di età differente, dalla forte personalità che fanno da spalla al protagonista principale, ma non per questo sono meno importanti, anzi è il loro essere ed agire che porterà il giallo a diventare noir. “Attacco le prime note al pianoforte, mentre lei mi guarda in attesa di un cenno. Inclino la testa di lato e la sua voce profonda e sensuale riempie la stanza. La tensione si allenta lasciando spazio al divertimento. È sempre stato così, dalla prima volta che abbiamo lavorato insieme. Il nostro sodalizio musicale funziona al punto da trasformare ciò che facciamo, in un gioco seduttivo fatto di sguardi complici” Ma i nostri protagonisti chi sono realmente? Scrittori, parolieri, cantanti e musicisti alla luce del giorno, ma poi… un grande commissario di polizia vi accompagnerà a conoscerli realmente. Ambientato quasi esclusivamente a Parigi, le descrizioni, soprattutto degli interni, sono assai importanti, in quanto è lì che avvengono i fatti principali. Quando di un oggetto ci viene descritto il materiale, la forma, l’uso senza farne un elenco, ci troviamo di fronte a una scrittura curata e precisa: “vediamo” ciò che leggiamo.